Come lo faccio?

Elvira chiede: come posso ricamare delle piccole cifre in corsivo su una camicia da uomo?  In che posizione vanno disegnate?

Le cifrette sulle camicie non sono un ricamo di facile esecuzione: primo perché le dimensioni sono ridotte, secondo perché dovendole modificare e disfare è facile  rovinare il tessuto.
Consiglio quindi di esercitarvi su dei campioncini a perdere.
La posizione dipende dalla confezione della camicia e dalle esigenze di chi la indossa.
La posizione classica è a cm. 7 a destra della quinta asola.
Se c’è il taschino la cifra va posizionata a cm. 2 sotto l’angolo sx. del taschino.
Le dimensioni devono essere al massimo di cm. 0,4 se ricamate in stampatello e di cm. 0,6 se ricamate in corsivo.
Si usa il filo da ricamo a macchina n° 80 o un solo filo di moulinè.

Esempio di cifre in corsivo.
Disegnate le cifre su carta quadrettata e riportatele sulla camicia

ricalcandole leggermente con carta carbone nera e molto usata.

Il filo ideale è quello per ricami a macchina n° 80.
Eseguite un piccolissimo p.to erba sui contorni del disegno.
 Ricopritelo a p.to cordoncino cercando di prendere meno tessuto possibile.
Eseguite un piccolissimo pois a p.to pieno vicino ad ogni cifra.

Wilma chiede:

Con che punto posso unire la parte ricamata del copripiumino della nonna con un altro pezzo di lino, al fine di realizzare un lenzuolo?

Quando è necessario aggiungere un pezzo di tessuto ad un altro si confeziona un bordino ribattuto fissandolo con il p.to a giorno sia sul dritto che sul rovescio.
Le immagini ti aiuteranno nella esecuzione:

I due pezzi di tessuto

I due pezzi di tessuto

Si sovrappongono dritto contro dritto

Si sovrappongono dritto contro dritto

Si ripiegano i bordi di mezzo cm

Si ripiegano i bordi di mezzo cm

si rigira il primo strato di tessuto

si rigira il primo strato di tessuto

si appiattisce per bene

si appiattisce per bene

si toglie un filo sulla ribattitura

si toglie un filo sulla ribattitura

si imbastisce

si imbastisce

si gira il lavoro sul rovescio e si toglie un filo sulla ribattitura

si gira il lavoro sul rovescio e si toglie un filo sulla ribattitura

si imbastisce

si imbastisce

si esegue un piccolo punto a giorno su entrambe le pieghine

si esegue un piccolo punto a giorno su entrambe le pieghine

punto a giorno sul retro

punto a giorno sul retro

Togli le imbastiture - Risultato finale

Togli le imbastiture - Risultato finale

Virginia chiede:

ho lavato il mio centrotavola e adesso come lo stiro?

La stiratura non è un’operazione impossibile e cercherò di dimostravelo.
Vi servià un tavolo di almeno  150 x 80   ( l’asse da stiro è indicato solo per piccoli centrini) su cui poter stendere bene il vostro ricamo.
Il ferro da stiro non deve essere a vapore perché il lino deve essere ben asciugato per ottenere una stiratura impeccabile,  il vapore lo lascia un po’ umido e quindi  le pieghe poi rinvengono.
Utilizzate uno spruzzino che vaporizzi e non faccia gocce. Ottimi i contenitori vuoti dei detersivi per la casa.
Per ultimo usate un appretto spray non di gran marca , ma che renda la stiratura non troppo scorrevole.   Non ho simpatia per le inamidature in acqua: rendono i tessuti troppo rigidi, il lino e il cotone sono fibre morbide e tali davono rimanere; è assurdo irrigidirli come pezzi di legno!  Una mia amica usava addirittura il Vinavil in lavatrice con il risultato che le sue tovaglie erano talmente irrigidite da graffiare le gambe dei commensali: La sua biancheria era soggetta a numerosi  e  misteriosi taglietti, tanto che aveva persino pensato di far esorcizzare la casa.
Non esagerate mai con l’appretto e usatelo solo quando il vostro capo è perfettamente asciutto, altrimenti l’appretto si incolla al ferro da stiro, si bruciacchia e prima o poi vi lascerà dei segni che vi costringeranno a rilavare il manufatto. Questo ve lo dico per esperienza personale. Non potete immaginare la rabbia che mi prende quando alle ultime battute di una stiratura difficile mi ritrovo con un capo da rilavare.
Vi consiglio di controllare costantemente i bordi del ferro da stiro e di pulirli appena vedete che stanno ingiallendo.
Ora, cara Virginia, cominciamo le operazioni.
Fai in modo che il tuo tavolo da stiro sia ben imbottito perché i ricami devono affondare su un substrato morbido  e lasciarvi una impronta.

I Materiali

I Materiali

Il ferro e la temperatura ideale

Il ferro e la temperatura ideale

Doppia coperta da stiro

Doppia coperta da stiro

Impronta del ricamo

Impronta del ricamo

Inumidisci abbondantemente il centrotavola sia sul dritto che sul rovescio.

Inizia a stirare sul rovescio del ricamo

Inizia a stirare sul rovescio del ricamo

Senza mai toccare  le pieghe dei bordi stira i ricami tendendo delicatamente il tessuto

Prosegui ricamo per ricamo fino ad avere il tessuto asciutto

Nelle foto che seguono vedi come appare la stiratura sul rovescio prima di stirare i bordi

Ora appoggia il ferro sui bordi e aspetta qualche secondo , sollevalo e riappoggialo più avanti: è importante che tu non faccia scivolare il ferro avanti e indietro perche rischi di far allungare i bordi che invece devono rimanere della stessa misura dell’interno della corsia.

Risultato della stiratura dei bordi

Risultato della stiratura dei bordi

Gira il lavoro e riprendi la stiratura sul dritto.

Il dritto prima della stiratura

Il dritto prima della stiratura

Stira i bordi come hai fatto sul rovescio

Stira i bordi come hai fatto sul rovescio

Senza toccare i ricami stira il tessuto fino ad asciugarlo perfettamente, metti uno straccio leggero sui ricami e senza far scivolare il ferro pressa leggermente:

Il ricamo stirato al dritto

Il ricamo stirato al dritto

Ora rigira il lavoro e dai una leggera spruzzata di appretto.

Il risultato della stiratura al rovescio

Il risultato della stiratura al rovescio

Gira sul dritto, spruzza l’appretto sui bordi e pressali leggermente

Senza toccare i ricami dai un ultimo colpo di ferro sul dritto.

Risultato finale della stiratura

Nella chiede:

ho un bel tavolo ovale di cm. 190 x 120 e vorrei confezionare un copritavolo  rettangolare applicando un pizzo alto cm.10, ma non ho tempo per fare l’orlo a giorno sulla piega. Quanto tessuto e quanto pizzo devo acquistare? Come posso confezionare il copritavolo?

La caduta per un tavolo ovale può arrivare a cm. 30, ma volendo fare una tovaglia rettangolare è meglio tenere una caduta di cm. 25, per evitare che gli angoli sfiorino terra.
Per la tovaglia serve una metratura di cm. 240 su un tessuto alto cm. 180
Per il pizzo serve una metratura di m. 9,50
Prima di confezionare lavare tessuto e pizzo insieme in lavatrice:  il pizzo mettetelo in una federa ben chiusa e il tessuto mettetelo nel cestello ben ripiegato; usate il detersivo che usereste per il normale lavaggio della tovaglia sporca a una temperatura di 60° escludendo tassativamente la centrifuga ( le prime pieghe prese in lavatrice non si stirano più).  Se il tessuto è colorato inserite un foglietto di acchiappa colore e risciacquate almeno tre volte.
Prima del taglio stirate perfettamente pizzo e tessuto.
Tagliare cm. 230 x 160
Ribattere una pieghina di mezzo cm. sui 4 lati e imbastirla.

Il pizzo va imbastito sul rovescio della pieghina coprendola completamente

Imbastitura del pizzo

Imbastitura del pizzo

Imbastirlo formando 4 angoli a faldoncino

Confezione dell'angolo

Confezione dell'angolo

Cucire a macchina 2 volte, prima sulla ribattitura della pieghina e poi lungo il bordo inferiore.
Fissare gli angoli sul rovescio con dei punti invisibili.
Rilavare a 40°  e stirare ben umido, dando una spruzzata di appretto finale.

Faldoncino d'angolo

Faldoncino d'angolo

applicazione del pizzo sul dritto

Applicazione del pizzo sul dritto

Rovescio del bordo dove vedete le due cuciture parallele

Rovescio del bordo dove vedete le due cuciture parallele

Anna chiede:

Come posso arricchire la mia tovaglia di lino sulla quale sono stati applicati solo degli inserti di pizzo a tombolo, senza impegnarmi in un grande lavoro?

Ho notato che gli orli della tovaglia e dei tovaglioli sono stati fissati con un punto a giorno di sola andata e che i pizzi a tombolo sono stati applicati in modo “inusuale”: l’effetto è un po’ povero.

Suggerisco di togliere altri tre fili sull’orlo della tovaglia e di chiudere il punto a giorno a colonnette.

Sui tovaglioli può essere fatto lo stesso lavoro, ma solo su un angolo di cm 10 x 10; sullo stesso angolo ricamerei poi l’iniziale del nome della padrona di casa.

I pizzi del centro tavola andrebbero incorniciati con un rettangolo di gigliuccio con lati interrotti prima dell’angolo. Nei 4 angoli lasciati vuoti ricamerei un piccolo motivo a punto inglese. Anche la cornice esterna dei pizzi andrebbe arricchita con pois e forellini.

Quello che vedete nelle immagini è il risultato dei miei suggerimenti.

Per sistemare i pizzi un po’ rovinati è stato usato filo per Tombolo di cotone 100% de “Il Giardino dei Punti” di Milano – 028054787

Tutti i ricami sono stati eseguiti con due capi di filo moulinè Ancora color avorio nr. 926; per i forellini è stato usato un solo filo di moulinè.

Il punto a giorno e il gigliuccio sono stati annodati con filo di spagnoletto color avorio nr. 50 marca Tre Stelle.

Centro della tovaglia

Centro della tovaglia

Angolo della cornice con gigliuccio e punto inglese

Angolo della cornice con gigliuccio e punto inglese

Pizzo a tombolo con piccoli pois e forellini a punto inglese

Pizzo a tombolo con piccoli pois e forellini a punto inglese

Tovagliolo

Tovagliolo

Filati

Filati

Veronica chiede:

Ho degli asciugamani che vorrei arricchire con delle cifre, ma non so come ricamare sulla spugna.

Sulla spugna non si può né disegnare né ricamare.

Bisogna servirsi del “cencio” che è un tessuto leggero, morbido, a trama molto larga e facilmente sfilabile. Si disegnano le cifre sul cencio, si ritaglia il tessuto intorno al disegno e lo si posiziona sulla spugna imbastendolo con punti lunghi e morbidi.

Con il filo mouliné a tre capi si profilano i contorni della cifra con un punto erba doppio e poi si lanciano dei punti verticali disomogenei fino a riempire il corpo della stessa.

Finita la imbottitura, si ricama a punto pieno con due fili di mouliné, cercando di entrare ed uscire con l’ago tra filo e filo del cencio. Questa operazione è un po’ complessa e il lavoro va a rilento, ma è l’unico modo per non avere sorprese al momento della eliminazione del cencio.
Quando ricamate non tirate troppo il filo, lasciate i punti morbidi perché, tolto il cencio, il ricamo affonderebbe nella spugna  risultando poco visibile.

Finito il ricamo si sfila il cencio prima in senso verticale e poi in senso orizzontale.

Se i fili sono stati pizzicati con l’ago è inevitabile che tirandoli si raggrinzi anche il ricamo e sulla spugna è molto difficile correggere le irregolarità dei contorni del ricamo.

Sfilate pian piano; se sentite resistenza è meglio tagliare quel filo rasente al ricamo e lasciarvelo sotto.
Calcolate che per il ricamo di una cifra impiegherete un tempo doppio di quello normale e che utilizzerete molto più filo.

ATTENZIONE: quando togliete il cencio fate in modo di non tirare le asolette della spugna. In questo caso non tagliate il filo tirato perché rischiate di assottigliare la spugna nel punto in cui lo avete eliminato. Riinfilatelo con l’ago lasciando che si formino dei piccoli ricci.

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Disegno su cencio

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Preparazione dei punti di imbottitura

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Ricamo a punto pieno

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Cifra completata

[singlepic id=14 w=180 h=180 float=none]Inizio sfilatura del cencio [singlepic id=15 w=180 h=180 float=none]Sfilatura dei fili verticali
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Sfilatura dei fili orizzontali

[singlepic id=17 w=180 h=180 float=none]Risultato finale [singlepic id=18 w=180 h=180 float=none]Gli asciugamani finiti

10 Commenti a “Come lo faccio?”

  • Giovanna:

    Buongiorno sono Giovanna, amo molto il ricamo e per puro caso cercando una spiegazione per come preparare gli orli di una tenda ho trovato il suo sito, e leggendo le varie pagine mi sembra di aver capito di aver a che fare con una persona dolcissima e che ama il ricamo ma che ama molto anche dare consigli e aiuto agli altri. Sono di Bergamo e nella nostra zona il ricamo non è più una grande passione.
    Io gentilemente chiedevo una spiegazione di facile interpretazione per come fare una tenda. Es. se la mia tenda finita deve misurare 238×68 e voglio che i due bordi laterali e superiore abbiano un orlo cm 5 mentre quello inferiore cioè parte sotto di cm 12 che misura devo tagliare la tenda e poi quali sono i passi successivi per poi portarmi a sfilare i vari fili che mi servono per fare la sfilatura che si desidera.
    Spero di ricevere una sua graditissima risposta e sarò felice fin da ora di scriverle ogni tanto ed in caso di mandarle qualche foto di ciò che confeziono per amiche e parenti. Un grazie di cuore Giovanna

  • I suoi consigli sono sempre preziosi, la ringrazio in particolare per quello che ha
    dato a me. Pensando poi, di interpretare il pensiero di tutte le appassionate di ricamo, le faccio i complimenti per questo meraviglioso sito.

  • Marinella:

    Cara Wilma ti ringrazio e sono contenta di esserti stata utile. Spero di risentirti ancora.
    Marinella

  • carmen:

    salve vorrei un consiglio, devo fare una tovaglia ovale come devo rifinire l’orlo?
    Il punto festone non mi piace molto e la passamaneria non la sopporto, puoi aiutarmi?
    grazie

  • Rosanna:

    Sto eseguendo un orlo a giorno a fascetti incrociati. Come faccio a fermare il filo quando finisce? Grazie

  • Emilia:

    Come posso progettare una tovaglia di lino? Mi piacerebbe appricare del pizzo chiaccherino, ma non sono capace, però so usare bene l’uncinetto a filet.
    Inoltre vorrei inserire delle sfilature greche che sono molto complicate. E se le realizzassi solo parzialmente unendo i fascetti a 5 a 5?
    Mi daresti dei suggerimenti per fare un lavoro grazioso?
    Grazie
    Emilia

  • Emilia:

    Vorrei progettare una tovaglia di lino. Mi piacerebbe appricare del pizzo chiaccherino, ma non sono capace, però so usare bene l’uncinetto a filet.
    Inoltre vorrei inserire delle sfilature greche che sono molto complicate. E se le realizzassi solo parzialmente unendo i fascetti a 5 a 5?
    Mi daresti dei suggerimenti per fare un lavoro grazioso?
    Grazie
    Emilia

  • Graziella:

    Salve,
    complimenti per il sito! veramente molto accurato nelle spiegazioni,
    mi ha dato coraggio ad imparare a fare lo sfilato, mi sembra più semplice con le sue spiegazioni passo passo.
    Cmq vorrei sapere come posso inamidare dei centrini all’uncinetto im modo che vengano belli duri?
    Grazie! vi ho aggiunto nella barra dei preferiti!!!!

  • Patrizia A.:

    Innanzi tutto ti voglio ringraziare per la chiarezza delle spiegazioni e anche dei commenti personali che rispecchiano le situazioni in cui anche io mi trovo(rilavare il lavoro a fine stiratura…..per aver esagerato con l’amido spray bruciacchiato al lato del ferro da stiro).
    Mi sono stati regalati due bei centri fatti a tombolo (uno rotondo di cm.40 e l’altra è a forma triangolare con il lati di cm. 30). La persona che me li ha regalati mi ha detto che devo iserirli a punto turco…. domanda:
    protresti aiutarmi con i tuoi preziosi consigli e immagini, in questa operazione che non ho mai fatto?
    Ti ringrazio,moltissimo.

  • Mattea:

    Grazie di cuore per questo utilissimo e bellissimo sito…davvero …grazie grazie grazie!

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